Foto

Settembre 2nd, 2017|Categories: Foto|

Oggi ci si riposa un po’, dopo le piogge di ieri sembra sia arrivato l’autunno ed io mi sento rigenerato da questo cambio di clima.

Ne ho approfittato per mettere ordine in un po’ di cose che avevo lasciato indietro ed ho buttato un’occhiata alle foto delle vacanze, quelle che ho fatto in Irlanda a Luglio. Mi è rimasta una foto attaccata alle mani

2017 Agosto 15

Agosto 17th, 2017|Categories: Foto|

Ferragosto casa mia non ti conosco. Non è vero, Ferragosto è un giorno come un altro dove però tutti ci sentiamo in obbligo di fare qualcosa.

Ferragosto per me è sempre stato il giorno della gita. Della gita in bici con papà nelle campagne dell’astigiano. Delle gite in moto con le fidanzate, quando ancora in moto non si andava troppo lontano se non a Ferragosto. Ferragosto era la gita in Valle d’Aosta.

Ormai gite ne faccio tutti i week end e non sento la necessità di farne un’altra. La casa però mi sta stretta e cerco qualcosa da fare …

Un giro in moto!!!

Ma voglio stare in zona e scoprire qualcosa di nuovo. Oropa, ricordo che c’è una strada che avevo puntato e mai fatto per problemi di benzina. Mi studio un po’ la mappa ed imposto il navigatore.

Si va a spasso, sì, a spasso. Oggi niente corse. Il navigatore mi porta verso Ivrea per strade monotone ma oggi voglio dedicarmi alla zona intorno ad Oropa, meglio non perdere tempo su strade tortuose troppo vicino a casa. Bar per i caffè son tutti chiudi, macchine per strada rare come le mosche bianche. Passo dal lago Sirio, ricordo di una piacevole gita. Taglio via Biella (per fortuna) ed arrivo abbastanza in fretta a Pollone, sede del Parco della Burcina. Ecco, un bar! Mi fermo per un panino ed un caffè. Due chiacchiere veloci e salta fuori che per andare ad Oropa ci sono 4 km di coda, che non ho voglia di fare. Cambio i piani, faccio quello che non volevo fare, la panoramica Zegna. Mappa in rain, così prendo dimestichezza con il traction control. In rain entra più facile ed io ci dò un po’ dento con il gas.

Al baruccio nel piazzale c’è il parcheggio pieno, mai visto, di solito eravamo pochi solitari. Caffè, di nuovo. C’è un tipo con un GS vecchio, quelli belli anni 80, Dakar bianco e blu. Moto targata Firenze e ne approfitto per attaccare bottone. Lui non mi sembra ne abbia molta voglia ma io sì. Parliamo un po’ di moto, lui ha anche un NineT oltre a questa ed è di Novara, la targa mi ha tratto in inganno ma è stata una buona scusa per affrontare uno sconosciuto. Ci salutiamo, lui mi sembra quasi scocciato che io lo abbia disturbato nella sua pausa ma forse è solo fatto così, un po’ orso.

La prendiamo lunga, destinazione galleria Rosazza ma prima devio per Rosazza paese, che è dall’altra parte e non ci sono mai stato. Forse merita una gita a se, sembra ci siano dei bei percorsi a piedi da fare lungo il fiume. Via per la galleria, tornanti così stretti che quasi bisogna fare manovra e qualche foto. Molte macchine. Strano. Però il ristorante della galleria è aperto e ne approfitto per un altro caffè, ma fatto con la moda perché loro non hanno l’elettricità.

Mi diletto un po’ con le foto panoramiche, con il cellulare. La macchina fotografiche resta chiusa nel bauletto. Mi piace il punto di vista panoramico, molto più vicino all’esperienza che vivo. E poi c’è Google che fa il montaggio, comodissimo anche se la qualità è appena sufficiente.

Arrivo sopra al santuario di Oropa, è una strana sensazione vederlo dall’alto. Fatto tante volte ma è sempre emozionante. Trovo la strada che cerco ma mi devo subito fermare. Attraversamento mucche in corso. Ogni volta che sembra sia l’ultima ne arriva una che non si vedeva dal prato. Forse si nascondevano dietro ai sassi. La strada è piccola e sporca, ma in mezzo ai boschi. Non so dove vada né quanto sia lunga. Ho tempo.

I panorami sono nuovi e mi dico “non c’è bisogno di andare in Irlanda per vedere bei posti”. Inizia a piovere un po’ ma confido che non peggiorerà troppo. Niente anti pioggia, mi godo la pioggia estiva. La luce che filtra attraverso il bosco mette in risalto ogni singola goccia che sta cadendo dal cielo. Io sono in pace. Foto ricordo.

Inizia a scurire, meglio muoversi. Dovrei tagliare un po’ il percorso perché c’è il rischio pioggia ed il rischio buio ma alla fine la strada che mi ero studiato la faccio tutta. Scopro anche un pezzo di strada che è semplicemente entusiasmante per le larghe curve in rapida successione. Una strada molto divertente, da rifare!

Il ritorno è noioso come sempre ma sfoghiamo un po’ i cavalli e proviamo anche se il TC funziona sulle strisce pedonali bagnate. Così, per sfizio.

Arrivo a casa giusto al tramonto, un bellissimo giro senza agonismi, semplicemente una passeggiata a due ruote a scoprire nuovi posti nascosti. Divertito, rilassato e pronto per la prossima gita.

Autunno

Novembre 8th, 2016|Categories: Foto|Tags: , , |

Negli ultimi anni non ho usato molto la moto per molti motivi ma quest’anno sembra iniziata la ripresa e la voglia di andare a scoprire posti nuovi

Il caldo è passato e le foglie stanno cadendo colorate di mille colori caldi. Qui hanno coperto interamente la strada che porta ad una piccola borgata creando un paesaggio quasi fiabesco.

Baciati dal sole

Ottobre 30th, 2016|Categories: Foto|Tags: , , , , , |

 

Oggi giro lungo, la giornata di sole invoglia, destinazione Panoramica Zegna. Andamento lento. A zonzo senza troppo pianificare, anzi, perdersi per scoprire nuove strade e nuovi posti. Paesi a caso attraversando il Canavese poi direzione Ivrea. Serra d’Ivrea e poi verso Biella, dove mi perdo sempre. Trovare la Panoramica Zegna mi è sempre un po’ difficile anche cartina alla mano.
Questa bellissima strada panoramica regala giornate di sole spettacolare come oggi ma è anche molto facile trovare umida, per non dire bagnata, anche d’estate. Alla fine della Panoramica si arriva a Bielmonte, da lì inizia la discesa verso valle e si può prendere una deviazione (l’alternativa sarebbe andare dritti a Biella) che porta su una strada poco utilizzata e con tornanti così stretti che anche in moto bisogna fare manova. I panorami sono mozzafiato. Si attraversa poi la galleria Rosazza, stretta e buia come la pece, è costruita a fine 1800 per collegare le valli Oropa e Cervo. Si scende ancora e si arriva al Santuario di Oropa. Arrivandoci dall’alto si può meglio apprezzare tutta la sua maestosità.
Avrei voluto provare una strada alternativa per il rientro ma essendo a corto di benzina ho preferito passare per strade più trafficate dove sarebbe stato più facile trovare un distributore, sarà per la prossima gita nel Biellese.

 

Sacro Monte di Belmonte

Aprile 29th, 2016|Categories: Foto|Tags: |

Il Sacro Monte di Belmonte è uno dei luoghi in cui vado quando ho poco tempo, cerco una meta fuori dal tempo ed allo stesso tempo ho voglia di fare qualche curva. Ogni volta devo reinventarmi la strada perchè per qualche motivo non ricordo mai come arrivare a destinazione. L’unica cosa che ricordo è che devo passare da Pratiglione e Prascorsano (strada sulla quale fanno anche alcune prove speciali di Rally) e poi da lì riesco ad orientarmi e trovo la salita verso il Sacro Monte. La salita è piacevole, qualche tornante su cui far sculettare l’MX5 e si arriva a destinazione.

Il Sacro Monte di Belmonte fa parte dei tesori del Patrimonio Unesco, ma non vado lì per quello. Non vado lì neanche per l’aspetto religioso. Ci vado perchè dalla terrazza/parcheggio si vede tutto il canavese e perchè lo trovo un luogo particolarmente rilassante e meditativo.

La trama degli autobloccanti del parcheggio e la visuale “aperta” lo rende anche un set interessante per fare qualche foto.

gallery_01

Lago di Malciaussia

Aprile 4th, 2016|Categories: Foto|Tags: , |

Ogni tanto torno al lago di Malciaussia, luogo incantato delle valli di Lanzo. Se cercate pace e tranquillità è il posto giusto. Non prende il cellulare, non c’è mai molto traffico ed al rifugio fanno dei panini spettacolari. Qui molti vengono come base per fare trekking. Di qui passa il sentiero GTA (grande traversata delle alpi), un percorso di oltre 1000Km che si snonda lungo tutto l’arco alpino piemontese. Da qui si può anche arrivare al Rocciamelone oppure semplicemente soggiornare al rifugio (qui le info Rifugio Vulpot).

A me basta sgranchire le ruote di uno dei miei mezzi e stavolta è toccato all’MX5. Certo che salendo bisogna fare un po’ di attenzione a non grattare il muso nei tornanti che sono in forte pendenza ma il panorama ripaga di tutte le difficolà.

Questa volta una foto in bianco e nero, la giornata uggiosa non rendeva giustizia al colore e poi avevo voglia di sperimentare un po’.

Col de la Bonette 2.802 mt

Agosto 19th, 2014|Categories: Foto|Tags: , |

 

Rapporto di amore/odio con questo colle, che viene annoverato tra le strade più alte d’europa per la sua striscia d’asfalto ad oltre 2.800 metri d’altezza (non vale la pena scervellarsi per sapere se è vero, tanto ci sono opinioni e “regole” diverse).

Lo amo perchè è un posto diverso dagli altri.
Perché la strada sembra a volte terminare nell’azzurro del cielo.
Perché ad un certo punto la vegetazione sparisce completamente e sembra di essere sulla Luna.
Lo amo perché il panorama di cui puoi godere una volta arrivato è mozzafiato.

Lo odio anche un po’.
Si sale di 1.500 metri in 15 Km (vado a memoria) senza un attimo di respiro.
Ha un ritmo che non so ballare e su questa strada non mi sono mai trovato pienamente a mio agio.
Lo odio un po’ ma il suo fascino alla fine vince sempre e mi ci ritrovo in cima.