Metropolitana di Milano, linea 1, quella rossa!
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Introspettiva
Vedere una finestra oltre le sbarre, dopo un po’ di buio c’è la luce, l’aria aperta, il mondo…
…ma io sono all’aria aperta!
Simone
Un po’ che non scrivo, ma sono stato per fortuna fotograficamente impegnato e adesso devo smaltire un po’ di quel lavoro che alla fine nessuno vede ma che nella fotografia c’è, e ce ne è tanto!
Vi mando per Natale questa anticipazione, è uno scatto tratto da un shooting (che parolone!) per un nuovo gruppo musicale emergente, e che proporrò più avanti quando sarà “presentabile”. Per ora vi presento solo Simone…
Buon Natale!!!
Luci d’artista a Paratissima
Queste, per chi non le conosce, sono le lampade prodotte e create dai ragazzi di Lampadesign, fatevi un giro sul sito, o ancor meglio fatevi un giro nel loro negozio se siete in zona Torino, a me le loro creazioni piacciono da impazzire!!! 😀
Amori d’autunno
Autunno, cadono le foglie…cadono anche gli amori? Chissa` se lei ama ancora Flavio o se anche il loro amore e` caduto come le foglie ingiallite cadono dagli alberi. Non bisogna essere tristi, entrambe le cose ci mettono poco a ricrescere…;)
Il gioco della settimana (Nole)
Cuscrit ’92 (Nole)
Via della Fiera (Ciriè)
Vola colomba vola
Continuo a giocare con le foto degli aquiloni fatte nel 2008, e mi sto divertendo molto…ma a voi, piacciono?
Anteprima 2008
Orta / San Giulio
A me piace sgattare tra le mie foto, le guardo e le riguardo, quelle vecchie (soprattutto) e quelle nuove, perchè so che salta sempre fuori qualcosa che avevo dimenticato nell’angolino o a cui non avevo dato peso all’inizio…
Questa foto in realtà non era nell’angolino, ma è così lontana dal mio “stile” che l’ho sempre tenuta un po’ da parte, come se non fosse del tutto mia.L’altra sera avevo voglia di pubblicare una vecchia foto e allora ho ripreso questa. Scattata nel 2004, forse ottobre o novembre, al lago d’Orta durante la gita con il circolo fotografico. Ai tempi usavo una Pentax MZ-7, macchina piccola e leggera, abbinata al suo 28-80 di serie, forse ero meno pignolo io, ma ai tempi era tutto quello che mi serviva per andare in giro a fare foto, l’unico accessorio che avevo era un filtro polarizzatore e nulla più. Decisamente altri tempi…
Potrei quasi dire che tutto è iniziato da qui, perchè questa foto l’avevo portata anche al saggio di fine corso, ed incredibilmente era piaciuta al nostro presidente (a cui in realtà non andava mai bene niente!!!), e la cosa mi fece immensamente piacere, in realtà gongolo ancora adesso… 😀
Questa è una scansione da diapositiva, il digitale per me sarebbe arrivato solamente nel 2006.
La panchina dei sogni
Una panchina turchese su una distesa di mattoncini rosso cotto, la vernice leggermente sbiadita e crepata dal sole, le parti in metallo segnate dalla ruggine e il mare come panorama…se nei miei sogni ci dovesse essere una panchina, sarebbe questa… 😉
Tutti al mare
Un giorno al mare, pieno Agosto, il pomeriggio tardi quando gli stabilimenti balneari chiudono e il sole basso inizia ad allungare le ombre…
Cuore d’agave
Nessuno ci crederà, ma è diverso tempo che ho in mente di fare una foto come questa, sarà in se anche banale, ma intanto bisogna trovare il soggetto che si presti, e non è che si possa mettere un’annuncio del tipo “Cercasi Agave per shooting sabato pomeriggio”, le piantine bisogna andarsele a cercare e quelle che avevo a casa, beh…forse è meglio sorvolare, potrei cavarmela con il dire che non erano fotogeniche…ahahahha… 😕
Per i curiosi della tecnica, la foto l’ho fatta con la compattina (una Canon G9) e la foto è praticamente com’è uscita dalla macchina, solo qualche aggiustamento per farla rendere nei formati piccoli che si mettono sul web (vedi maschera di contrasto, etc…).
120D
Arco Olimpico
Questa foto è stata scattata il 26 Dicembre 2008, la mia prima uscita con la “piccola” Canon G9. Un dettaglio dell’Arco Olimpico di Torino costruito in occasione delle olimpiadi invernali del 2006 (che io mi sono totalmente perso, ma questa è un’altra storia …)
Meravigliosa pioggia
Altro scatto bagnato, francamente scattato per “disperazione” dopo due ore sotto l’acqua cercando di rappresentare questa fantomatica pioggia meravigliosa … ma io di meraviglioso, bagnato ed infreddolito, non ci trovavo proprio nulla!!!
Riflessi di gomma
Una domenica fredda e piovosa, passata a scattare foto per un concorso, ma che mi ha regalato preziosi spunti, come questa composizione di battistrada resi “vivaci” dalla pioggia. Per i curiosi questo è un dettaglio di un’opera esposta durante la manifestazione Paratissima a Torino.
Musica leggera
Cuffiette nelle orecchie e piedi leggeri, per lui la cosa più normale da fare in quel momento era stare sospeso a mezz’aria … in effetti non sta neanche guardando dove sta andando … 😉
Gravità zero
A volte mi chiedo cosa ci sia di bello nel fare skateboard, ma direi che questa è una di quelle cose senza prezzo … volare!
Collision of my axioms
Le tre “scarpe” di uno skater allo skate park di Torino … (o meglio, il retro di Palazzo Madama)
Finalmente un po’ di relax …
Una soleggiata domenica autunnale, abbandonarsi su una panchina con i piedi penzoloni e non pensare a nulla … io lo chiamo relax, e voi?
Il riposo del giocoliere
Finito lo spettacolo, il giocoliere ha abbandonato i suoi “strumenti” sul prato e per sentirsi forse un po’ giocoliere anche lui, questo bambino ha deciso che quello era il posto migliore dove andare a sedersi … 😉
Grigi’oro …
Per chi non li avesse riconosciuti, questi sono i 4 cerchi che rappresentano il marchio Audi e che si trova sul frontale delle loro auto … e che non esistono nella versione “oro”, ma sono e sono sempre stati di colore grigio.
Merito del colore oro non è né photoshop, né la pietra filosofale (magari!!!), ma la luce artificiale di un lampione che ha dato questa dominante giallo dorata.
A volerla vedere in modo positivo, tutto può brillare come l’oro, basta saper guardare le cose con la luce giusta … 😉
Amici
Una sera d’estate ho deciso di andare a fare qualche foto in notturna a Torino, senza una meta precisa, io, la mia fida 40D e cavalletto al seguito. Le foto in notturna mi hanno sempre affascinato, l’obiettivo era la centrale di cogenerazione, con i riflessi dei suoi pannelli di alluminio, ma non ho trovato soddisfazione, ed a fine serata tornando verso casa mi sono fermato alla cappella del sacro volto (quella moderna fatta ad ingranaggio).
Dopo aver scattato un po’ di foto a questo “monumento” dell’architettura moderna (ok, c’è chi storce il naso quando la vede, a me piace molto), stavo tornando alla macchina quando ho visto queste due coppie di amici che stavano “cianciando” con sullo sfondo il muro illuminato da faretti della chiesa.
Li ho avvicinati chiedendogli se gli dava fastidio essere fotografati (a me personalmente darebbe molto fastidio se mentre mi sto beatamente facendo i fatti miei qualcuno mi punta un obiettivo contro) … hanno storto un po’ il naso, ma poco, non riuscivano a capire perchè uno se ne va in giro la sera da solo a scattare foto ad una chiesa al buio e poi a loro, vero che gente strana in giro se ne trova … e dopo aver raccontato loro un po’ delle follie che fanno i fotoamatori sono stati ben contenti di farmi da soggetto.